Nell’ottica dei moderni scenari bellici è sorta la necessità di dotare la fanteria leggera di un mezzo di trasporto veloce e che assicuri la massima protezione ai soldati. L’Esercito Italiano ha deciso di dotare la propria fanteria dei VTLM Lince, Veicolo Tattico Leggero Multiruolo, destinati a sostituire i vecchi VM-90.
Alla stregua dei cugini d’oltreoceano, gli Hammer statunitensi, il Lince viene utilizzato per il trasporto e la protezione delle unità di fanteria leggera che a bordo del mezzo hanno a disposizione vari tipi di armamento; infatti dalla postazione del sedile anteriore è possibile utilizzare mitragliatrici sia in calibri 5,56mm che 7,62 mm, mentre dal sedile posteriore è possibile utilizzare armi in calibro 12,7 mm o superiore che vengono equipaggiate sull’apposita ralla di cui è dotato il mezzo.Il Lince viene costruito dalla Iveco Defence Vehicles presso lo stabilimento di Bolzano; è lungo 4,79 m, largo 2,20 m, alto 2,05 m per un peso di 6,3t; il veicolo è dotato di trazione integrale permanente con un motore diesel Iveco F1C quattro cilindri in linea Common Rail da 3.000cc, 136 kW (190 cv) abbinato a scelta con un cambio automatico ZF a sei rapporti più la retromarcia (ZF 6HP26) dotato di convertitore idrodinamico di coppia, seguito da un riduttore a 2 rapporti montato in blocco con il differenziale posteriore, o con un cambio manuale a cinque rapporti più la retromarcia. Il Lince può raggiungere la velocità massima di 110 km/h con un autonomia di circa 500 km.
Lo scafo del Lince è progettato in modo da avere un basso livello di emissioni termiche e sonore nonché in grado di assorbire le onde radar, grazie a vernici radar-assorbenti, lasciando quindi una ridotta traccia radar. Anche la visibilità termica risulta notevolmente ridotta grazie alla protezione delle parti più calde con altre strutture; allo stesso modo anche il motore risulta alquanto silenzioso grazie al posizionamento del turbocompressore e del radiatore nella parte inferiore della scocca nonché del silenziatore internamente al telaio.
Oltre alle protezioni attive, costituite dall’armamento di cui è equipaggiato, la peculiarità del Lince è l’elevato livello di difesa passiva di cui è dotato soprattutto il sistema di protezione antimina; nell’ambito del quale le ruote e il serbatoio del carburante sono separati dall’abitacolo a sua volta dotato di robusto roll-bar. La Iveco ha ideato, per la protezione dei carri militari tra cui il Lince, due sistemi protettivi a piastre di tipo leggero e di tipo pesante.
Il sistema di protezione leggera è costituito dal Light Protection Kit, una modifica che prevede l’inserimento in tutto l’abitacolo di piastre in materiali compositi nonché la sostituzione dei finestrini con speciali pannelli corazzati in blindovetro; questo sistema assicura una protezione ai soldati dai colpi sparati con munizionamento perforante fino al calibro 7,62 mm nonché da mine antiuomo pesanti come la DM31. Per fornire al carro una maggiore protezione, capace di sopportare adeguatamente l’esplosione di mine anticarro, è possibile equipaggiarlo con un ulteriore panello corazzato da montare sotto lo scafo; questa ulteriore modifiche purtroppo riduce l’altezza dal suolo del veicolo e di conseguenza la sua mobilità fuori strada. il Light Protection Kit può essere equipaggiato in poche ore direttamente sul campo.
Per fornire al Lince maggiore protezione è possibile equipaggiare il veicolo con un Heavy Protection Kit capace di proteggere il soldati nell’abitacolo dal fuoco di mitragliatrici pesanti da 12,7 e 14,5 mm oltre alle piastre sotto lo scafo per assicurare la protezione anticarro; questo sistema di protezione ovviamente appesantirà maggiormente il mezzo la cui mobilità e carico utile residuo risulteranno quindi notevolmente ridotti. Un altro kit permette al Lince di guadare corsi d’acqua fino a 120 cm sollevandone sia la scocca che le prese d’aria motore.
Il Lince è equipaggiato con una innovativa ralla servoassistita, dell’altezza di 40 cm, che offre una maggiore protezione all’soldato in ralla sia dal punto di vista balistico, dal fuoco nemico, che in caso di ribaltamento accidentale del mezzo. A bordo del mezzo trovano posto cinque soldati, di cui un autista, con equipaggiamento completo nonché ulteriore equipaggiamento di vario genere fino al peso massimo di tre tonnellate nella versione non blindata; per quanto riguarda la versione blindata invece il carico massimo trasportabile con il Lince, comprensivo di soldati ed equipaggiamento, si aggira intorno agli 800 kg circa.
Per scenari bellici di alto rischio l’Esercito Italiano ha deciso di equipaggiare i veicoli Lince con una Torretta remotizzata OTO Hitrole Light che può essere configurata con una mitragliatrice in calibro 7.62mm o 12.7mm, oppure con lanciagranate automatico da 40mm e relativi dispositivi ottici di puntamento; l’utilità della torretta è la possibilità di essere comandata da un operatore direttamente dall’interno del veicolo tramite un apposito pannello di controllo ed un joystick. In questo modo i soldati possono ripararsi da un intenso fuoco nemico e rispondere attivamente facendo fuoco con le armi equipaggiate sulla torretta remotizzata.
Un altra difesa di tipo attivo di qui è equipaggiato il Lince è il sistema AMAPTM-ADS, Sistema di Difesa Attiva, messo a punto da IBD che garantisce al veicolo ed ai suoi occupanti una protezione a 360° contro una vasta serie di minacce utilizzando vari tipi di contromisure. Anche l’Aeronautica Militare Italiana ha deciso di dotare alcuni propri reparti dei veicoli Lince; in particolare il RIAM, Reparto Incursori Aeronautica Militare, hanno in dotazione particolari versioni del Lince dotati di speciali sistemi di Copertura Anti-IR di vari colori (verde, bianco e giallo) capaci di ridurre la segnatura Infrarosso del mezzo.
Il Lince entrò ufficialmente in servizio nel 2006 ma il primo impiego operativo in territorio straniero si svolse in Libano sotto l’egida dell’ONU pertanto con la tipica livrea bianca dei Caschi Blu successivamente è stato impiegato in Afghanistan, Kosovo, Somalia e Repubblica Centrafricana. Il vero e proprio banco di prova invece può considerarsi quello svolto in Afganistan nel 2008 dove è stata effettivamente testata sul campo la resistenza agli attacchi con esplosivi improvvisati, gli IED (Improvised Explosive Device); i Lince schierati in territorio afghano a supporto del contingente italiano erano almeno 135 ed hanno subito numerosi attacchi con lanciatori RPG, ordigni IED ed esplosivi in genere. Nonostante la violenza degli attacchi subiti gli equipaggi hanno subito solo ferite più o meno gravi senza che queste portassero alla morte di qualche soldato.
Il veicolo Lince può essere imbarcato su tutti i maggiori velivoli da trasporto militari come il C-27J che è in grado di trasportare un veicolo o il C -130J che invece ne può trasportare due all’interno del vano di carico. Gli aerei più grandi C17 8 e C-141E possono caricare fino a sei veicoli Lince mentre un C-5 Galaxy ne può addirittura caricare quindici. Allo stesso modo i Lince possono essere trasportati a mezzo elicottero direttamente in zona operativa, infatti gli elicotteri da traporto EH-101 e CH-53 ne possono trasportare un esemplare all’interno del vano di carico mentre un elicottero CH-47 può trasportare un Lince appeso al gancio baricentrico oppure un esemplare nella versione esplorante a passo corto direttamente all’interno del vano di carico. Infine, previa apposita preparazione, è possibile inoltre trasportare un veicolo Lince appeso al gancio baricentrico dell’NH-90.
Altra importante particolarità del VTLM Lince è la possibilità di aviolanciabilità; infatti con apposita preparazione il mezzo diventa aviolanciabile con il sistema LVAD, ovvero con paracadute da carico e lancio da circa mille metri di quota, oppure, dopo l’adozione opzionale dei ganci di fissaggio per il paracadute estrattore può essere lanciato con il sistema LAPES a bassa quota.
Sono state ideate inoltre altre versioni del veicolo Lince tra cui una versione speciale con allestimento ambulanza della quale alcuni esemplari sono già stati consegnati alla Protezione Civile. Esistono versioni del Lince sia a quattro porte con cabina lunga che a due porte con cabina corta, quest’ultima utilizzabile con allestimento posto comando o trasporto di feriti.
Oltre all’Italia anche altre nazioni hanno adottato il carro Lince per la propria fanteria leggera, tra queste la Spagna, la Norvegia, il Belgio, la Repubblica Ceca, l’Austria, la Slovacchia, l’Albania, la Croazia e l’Inghilterra che ha dotato il Royal Army degli stessi veicoli con la nuova denominazione di “Panther CLV”.