Ogni Paese del mondo ha deciso di dotare il proprio esercito di mezzi corazzati, cingolati o gommati, capaci di fornire il necessario appoggio tattico alla fanteria o capaci di svolgere missioni esplorative; questo tipo di mezzi sono in genere dotati di veri e propri cannoni o armi di calibro inferiore; tra questi c’è il carro autoblindo Iveco B1 Centauro dell’Esercito Italiano.
Il carro Centauro è stato adottato in Italia da alcuni reggimenti dell’Esercito; si tratta di uno dei migliori mezzi corazzati che l’industria italiana abbia prodotto che ha fornito la possibilità di spunto per lo sviluppo di ulteriori veicoli militari da destinare ad altri impieghi. Il progetto dell’autoblindo B1 Centauro nasce negli anni ’80 dalla necessità dell’Esercito Italiano di sostituire i vecchi carri armati M47 e fornire un nuovo veicolo corazzato ai propri contingenti terrestri che potesse essere impiegato sia in modalità di combattimento che in missioni di ricognizione; la missione principale del nuovo carro doveva essere il pattugliamento di vaste zone di territorio scarsamente difese al fine di prevenire eventuali sbarchi nemici pertanto il nuovo carro in progetto doveva essere molto più veloce dei vecchi cingolati M47.
Lo sviluppo del nuovo mezzo corazzato fu affidato al consorzio Iveco – Fiat – Oto Melara che nel 1986, in Sardegna, presentò agli esponenti dell’Esercito il primo prototipo del nuovo carro dalle caratteristiche di autoblindo pensante; il prototipo funzionante fu presentato però solo tre anni dopo, nel 1989, con la denominazione di “Centauro” ma a causa di ulteriori modifiche apportate al progetto e dai tagli al bilancio, ci vollero altri tre anni, affinché il carro assumesse una versione definitiva. Nel 1992 infatti, i primi esemplari furono consegnati ai reparti di fanteria corazzata dell’Esercito Italiano. Come abbiamo già detto l’Esercito aveva la necessità di dotarsi di un veicolo corazzato molto più veloce dei vecchi M47, proprio per questo motivo il Centauro è stato progettato come autoblindo dotato quattro assi e otto gomme da 14.00 – 20 pollici, tipo run flat, con C.T.I.S. (Central Tyre Inflation System), con un motore diesel Iveco 6V sovralimentato, installato anteriormente, con potenza di 512 HP (382.2 kW e 1865 Nm), cambio idromeccanico con retarder secondario a 5 marcie più 2 retromarce, capace di spingere il mezzo alla velocità massima di 110 km/h circa; il carro ha una trazione 8×8 che gli permette di arrampicarsi su pendenze massime del 60%; inoltre il Centauro ed attraversare corsi d’acqua con profondità massima di 1,5 m.
Caratteristica fondamentale del Centauro è lo scafo corazzato, realizzato con spesse lamiere di acciaio saldate tra loro, capace di garantire un’elevata protezione balistica su tutti i lati da proiettili perforanti fino a 14,7 mm; la parte frontale del carro possiede una ulteriore corazza capace di resistere a proiettili perforanti da 25mm. Allo scafo del Centauro inoltre possono essere applicate ulteriori lastre metalliche protettive che andranno a formare una corazza aggiuntiva capace di proteggere il mezzo da proiettili perforanti fino a 30mm.
Altra caratteristica importante del carro Centauro e la difesa NBC (Nucleare, Batteriologico e Chimico) garantita dalla possibilità dello scafo di chiudersi ermeticamente e dal sistema di ricircolo dell’aria; in questo modo l’equipaggio del blindato viene protetto da eventuali attacchi con agenti chimici e batteriologici riuscendo ad operare anche in zone altamente contaminate. Infine l’intero abitacolo è dotato di un sistema antincendio automatico. Il blindo Centauro può trasportare un equipaggio di 1 + 3 elementi in torretta e un massimo di quattro elementi completamente equipaggiati nel vano posteriore.
Ovviamente questo carro non possiede solo dispositivi di difesa, anzi, uno dei compiti primari del carro blindato Centauro è quello di “cacciatore di carri” e per svolgere questo compito è stato equipaggiato con un cannone Oto Melara da 105 mm a canna rigata da 52 calibri di lunghezza dotata di un particolare rivestimento termico ed un sofisticato dispositivo di controllo per proteggerla ed evitare eventuali distorsioni; inoltre il cannone è dotato di un dispositivo di dispersione dei fumi di sparo capace di evitare che l’abitacolo del carro venga invaso dal fumo e dai gas dello sparo. Il cannone del Centauro è in grado di sparare tutti i tipi di munizioni NATO da 105 mm; la torretta è in grado di portare fino a quattordici colpi ed altri ventisei colpi possono essere trasportati nello scafo. In quanto a potenza di fuoco il carro Centauro può essere equiparato al carro Leopard1A5 in dotazione alla Brigata Garibaldi dell’Esercito Italiano. Una nuova versione del Centauro, il B1 Centauro II, è equipaggiata da una torretta HITFACT con cannone da 120/45 mm.
Ogni autoblindo Centauro, oltre al cannone, è equipaggiato con due mitragliatrici MG-42/59 in calibro 7,62 mm; una delle mitragliatrici trova posto in torretta in posizione coassiale al cannone mentre l’altra mitragliatrice può essere utilizzata in modo indipendente e può essere usata come arma antiaerea o antiuomo. Infine l’autoblindo Centauro è equipaggiato con otto lanciatori di granate da 80mm. L’armamento del Centauro è connesso a sofisticati dispositivi di puntamento che permettono di sparare con eccellente precisione anche quando il carro è in movimento tra cui apparati di puntamento diurno/notturni stabilizzati; un calcolatore di tiro digitale; un telemetro laser e una termocamera.
L’Esercito Italiano ha utilizzato gli autoblindo Centauro in tutte le operazioni militari internazionali a l’Italia a partecipato, dalla missione in Somalia del 1993, dopodiché in Libano, durante le missioni in ex-Jugoslavia e nelle recenti missioni nei territori dell’Iraq e dell’Afghanistan. Anche altri Paesi si sono interessati al carro blindato Centauro, tra questi l’Oman, la Spagna e gli Stati Uniti; nel 2000 infatti l’US Army acquistò quindici esemplari del carro italiano comprensivi di pacchetto addestrativo e manutenzione, per utilizzarli nell’addestramento della fanteria corazzata in modo che gli uomini cominciassero familiarizzare con veicoli gommato in attesa della consegna dei nuovi carri Stryker MGS. I quindici carri Centauro dell’US Army, completata la fase addestrativa, furono trasferiti alla Guardia Nazionale degli Stati Uniti.
I reggimenti dell’Esercito Italiano che si sono dotati dell’autoblindo Centauro sono il Reggimento “Nizza Cavalleria”, il Reggimento “Savoia Cavalleria”, il Reggimento “Piemonte Cavalleria”, il Reggimento “Genova Cavalleria”, il Reggimento “Lancieri di Novara”, il Reggimento “Lancieri di Montebello”, il Reggimento “Cavalleggeri Guide”, il Reggimento “Lancieri di Aosta”.