PSG1 H&K, le Forze Speciali richiedono precisione. In tutti i teams delle Forze Speciali ha un ruolo rilevante il tiratore scelto soprattutto per la copertura da lunga distanza durante le incursioni. Per assolvere al proprio compito il tiratore scelto deve essere dotato di un’arma che sia all’altezza del lavoro da svolgere; tra queste troviamo sicuramente il fucile di precisione H&K PSG1.
Il PSG1, (Präzisions Schützen Gewehr, tradotto dal tedesco Fucile di Precisione per Tiratore scelto) è un fucile semiautomatico prodotto dalla casa d’armi tedesca Heckler & Koch appositamente creato per uso militare e di polizia.La Heckler & Koch cominciò a sviluppare questo fucile di precisione per tiratori scelti per conto della Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest) dopo l’attentato terroristico compiuto da un commando di terroristi dell’organizzazione palestinese Settembre Nero in occasione delle Olimpiadi estive di Monaco di Baviera del 1972. In quell’occasione il gruppo di terroristi palestinesi, dopo essersi introdotto all’interno del villaggio olimpico, raggiunse gli alloggi degli atleti israeliani facendo irruzione ed uccidendo subito due degli atleti che avevano tentato di opporre resistenza. Gli altri nove membri della squadra olimpica israeliana vennero presi in ostaggio e la Polizia tedesca tentò di liberare gli atleti prigionieri ma l’operazione non ebbe il risultato sperato e si concluse con la morte di un poliziotto, di cinque terroristi e di tutti gli atleti sequestrati; proprio per il triste epilogo l’attentato viene ricordato purtroppo come il “Massacro di Monaco”.
Per buona parte il fallimento dell’operazione per la liberazione degli ostaggi è da attribuirsi alla scarsità di mezzi a disposizione della Polizia tedesca che non fu in grado di impegnare i terroristi in modo sufficientemente rapido da impedire ai terroristi di uccidere gli ostaggi; infatti i tiratori scelti preposti a contrastare i terroristi non furono in grado di eliminare in tempo i terroristi perché i bersagli erano numericamente superiori agli stessi tiratori e le armi di cui disponevano del necessario volume di fuoco. Il Governo chiese quindi alla H&K di sviluppare un nuovo fucile semiautomatico che fosse dotato di una grande precisione ed elevato volume di fuoco grazie ad un caricatore di grande capacità.
La base di partenza per nuova arma, neanche a dirlo, fu ancora una volta il fucile d’assalto G3 che fornì spunto per l’MP5 della stessa casa madre; infatti come la pistola mitragliatrice MP5, il nuovo fucile di precisione riprendeva l’ormai collaudatissima meccanica con chiusura a rulli della H&K utilizzata precedentemente dai fucili G3. Dopo il successo dei primi prototipi fu messo a punto il nuovo fucile PSG1 capace di camerare munizioni in calibro 7,62 mm e dotato di un tiro utile di 600 metri secondo la taratura dell’arma con ottica di precisione Hensoldt Wetzlar 6X42; considerato l’uso per il quale è stato creato, il fucile PSG1 non è dotato di dispositivi di mira metalliche ma ha in dotazione di base diverti tipi di ottiche di precisione a reticolo di vario genere. Grazie al funzionamento semiautomatico del fucile, il tiratore ha la possibilità, qualora fosse necessario, di sparare un secondo colpo immediatamente dopo il primo senza dover perdere la stabilità del puntamento ricaricando manualmente la seconda cartuccia. Inoltre l’estrema precisione permette ad un bravo tiratore di realizzare una rosata di 80 mm su un bersaglio posto ad una distanza 300 metri.
Altra caratteristica peculiare del fucile PSG1 è la conformazione della fessura di espulsione fatta in modo da espellere lateralmente il bossolo della cartuccia appena esplosa; inoltre, a differenza di altre armi simili, questo fucile non può utilizzare munizioni “lente”, cioè capaci di una velocità inferiore a quella del suono, pertanto l’unico modo di silenziarlo è l’applicazione di un silenziatore. Il fucile PSG1 è stato inoltre pensato per essere facilmente trasportato dal tiratore pertanto è dotato di una struttura in tecnopolimeri, generalmente di colore nero o verde militare opaco, che ne riduce notevolmente il peso; particolarità di quest’arma è appunto il calcio realizzato in tecnopolimeri capace di essere regolato dal tiratore in modo da meglio adattarlo alla propria ergonomia ed alle proprie esigenze. Allo stesso modo anche il grilletto, l’intero meccanismo di sparo e l’impugnatura a pistola possono essere appositamente modificate per adattarsi al tiratore. Proprio l’impugnatura a pistola di quest’arma viene realizzata completamente in legno con una forma ergonomica capace di fornire al tiratore la presa più efficiente possibile; inoltre la stessa impugnatura è dotata di una base d’appoggio metallica regolabile. Infine il fucile è stato dotato nella parte frontale di una apposita slitta che permette l’aggancio del portacinghia o del treppiede.
Inizialmente il fucile PSG1 veniva equipaggiato con un’ottica Hensoldt Wetzlar 6X42 ma successivamente, nel 2006, la Heckler&Koch apportò alcune modifiche all’arma tra cui proprio la sostituzione dell’ottica Hensoldt, ormai obsoleta, con un’ottica di puntamento ben più potente, la nuova ottica Schmidt & Bender Marksman II 3-12×50 capace di impostazioni fino a 1200 metri. Altra modifica all’arma, che assunse la denominazione di PSG1A1, riguardò il tiretto di armamento che fu spostato di alcuni gradi in senso antiorario in modo da non interferire con il mirino telescopico spesso ingombrante.
Anche con le nuove modifiche il PSG1 restava un’arma estremamente costosa e delicata per quanto concerne il vivo di volata che essendo completamente scoperto che risultava soggetto alla possibilità di danneggiamento, anche a seguito di urti accidentali, che ne potrebbero inficiare le prestazioni; tutto ciò, associato alle dimensioni ed al peso, hanno fatto si che il PSG1 fosse parzialmente escluso dagli interessi militari.
Proprio per tali motivi la Heckler&Koch sviluppò una nuova versione del PSG1 appositamente pensata per aderire alle esigenze militari che fu denominata MSG90; a differenza della versione originale questo fucile risultava ancor più leggera ma dotata di una struttura più robusta. Anche le dimensioni del calcio furono ridotte pur mantenendo la capacità di regolazione sia in lunghezza per la spalla che in altezza per la guancia. La slitta per il montaggio dell’ottica di mira, tipo STANAG 2324 NATO nella versione originale, è stata sostituita con una slitta Weaver. Nonostante il meccanismo di scatto resti identico, nella versione militare il grilletto può essere regolato; inoltre il bilanciamento del peso della canna è stato spostato verso la parte finale, in modo da aumentarne la precisione durante il tiro. Il fucile PSG1/MSG90 è stato adottato in tutto il mondo da Forze Speciali sia militari che di Polizia; negli Stati Uniti ad esempio questo fucile di precisione resta ancora in dotazione ad alcuni Reparti Speciali S.W.A.T. e dell’F.B.I. mentre la versione militare MSG90 viene utilizzato dalle unità delle Forze Speciali come gli US Navy SEALs e la Delta Force.
In Italia il fucile PSG1 è stato assegnato in dotazione agli Incursori del COM.SUB.IN. della Marina Militare e del IX Reggimento “Col Moschin” dell’Esercito nonché al NOCS della Polizia di Stato, al GIS dei Carabinieri ed ai tiratori scelti della Guardia di Finanza.