M4, fucile d’assalto “speciale”. Uno dei fucili d’assalto più conosciuti al mondo, nonché apprezzato da Forze Armate, Forze di Polizia e Corpi speciali di tutto il mondo, è il fucile d’assalto M4. Di questo fucile vengono apprezzate soprattutto la resistenza, l’affidabilità in combattimento e la versatilità.
Il fucile M4 è il risultato di un progetto sviluppato dalla Colt per rispondere alle richieste delle Forze Speciali USA di sostituire i vecchi fucili d’assalto M16A1 ed M16A2 dotando i propri uomini di un arma che fosse più leggera e più maneggevole.
Spesso le Forze Speciali americane operavano per lungo periodo in territori ostili, il più delle volte senza mezzi di trasporto costretti a muoversi a piedi trasportando solo il necessario per la sopravvivenza ed il combattimento; l’M4, con il suo peso molto ridotto, poco più della metà dell’M16A2, permette ai soldati di portare a seguito una maggiore scorta d’acqua, ulteriore equipaggiamento e più munizioni o armi supplementari.
Il fucile M4 fu presentato per la prima volta alla fiera delle armi da difesa di Abu Dhabi nel 1991, come variante del fucile d’assalto M16A2 nonché diretta evoluzione della carabina XM177E2 in calibro 5.56 mm appartenente alla serie AR-15 e largamente utilizzata dalle truppe americane durante la guerra nel Vietnam. Infatti anche l’M4 utilizza cartucce calibro 5,56 x 45 mm NATO con caricatori STANAG NATO da trenta colpi o gli equivalenti calibro .223 Remington. Nella sua prima versione l’M4 era dotato di un selettore di fuoco che permetteva di scegliere tra la posizione di “Sicura”, “Colpo Singolo” e “Raffica” da tre colpi; nelle successive versioni, l’M4A1 e l’M4 SOPMOD, il selettore permette invece di scegliere la modalità di sparo a raffica libera anziché da tre colpi.
Altre versioni del fucile d’assalto M4 si differenziano per le modifiche che riguardano la possibilità di equipaggiare l’arma con accessori o sistemi d’arma integrati; di seguito ne elenchiamo alcune: M4 MWS, Modular Weapon System; M4 SOPMOD Block I; M4 SOPMOD Block II; XM 26 LSS; M4 – S.
Per quanto concerne gli accessori, l’M4 può supportare slitte Picatinny tramite le quali può montare una vasta gamma di accessori come dispositivi di mira Red Dot, ottiche di mira di vario genere, ottiche per la visione notturna, per la visione infrarosso, dispositivi di puntamento laser, torce ecc.; allo stesso modo questo fucile può integrare altri sistemi d’arma come il lanciagranate da 40mm M203, montato anche sul vecchio fucile M16, ed il lanciagranate della nuova serie M320.
Rispetto ad altri fucili d’assalto l’M4 viene preferito per la sua maneggevolezza che ne fanno l’arma più adatta soprattutto in ambienti ristretti ed in situazioni di combattimento ravvicinato; proprio per la maneggevolezza l’M4 si rende il più adatto per equipaggiare unità di fanteria di prima linea. L’evoluzione dell’M4 però non è ancora terminata e tra i vari progetti, basati su richieste specifiche, si pensa ad un contatore elettronico dei colpi sparati, un nuovo sistema di recupero dei gas di sparo ed una canna più pesante. Attualmente l’M4 ha sostituito ormai quasi completamente il vecchio cugino M16 tra le truppe statunitensi nonché dai Reparti Speciali statunitensi, dalle unità speciali dell’FBI e dalle squadre SWAT.
Anche in Italia il fucile d’assalto M4 ha riscosso un largo successo ed è stato adottato dagli uomini dei Reparti Speciali militari come il 1 Rgt. Tuscania dell’Arma dei Carabinieri, il 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”, il 185º R.A.O. “Folgore” e il 4º Reggimento alpini paracadutisti “Monte Cervino” dell’Esercito Italiano; il Com.Sub.In. (Comando Subacquei ed Incursori) ed il Reggimento San Marco della Marina Militare Italiana ed infine il 17º Stormo Incursori dell’Aeronautica Militare. Anche i Reparti Speciali delle Forze dell’Ordine come i NOCS della Polizia di Stato il GIS dell’Arma dei Carabinieri.